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E-learning, guida per scuole e aziende che sfidano il cambiamento

L’improvvisa accelerazione dovuta alla pandemia ha riportato in primo piano la necessità della formazione a distanza. Ma che cosa significa davvero didattica a distanza, quali sono le sfide che attendono la scuola, le aziende in un momento di grande cambiamento come questo?

Il nostro collega Matteo Uggeri ha pubblicato un Manuale dell’e-Learning per ripercorrere le fondamenta dell’arte di insegnare e imparare online e rimettere al centro il rapporto tra la persona e il digitale.

Che cosa ti ha spinto a scrivere un libro sull’e-Learning e cosa significa oggi questa parola?

Durante il lockdown ho assistito all’invasione digitale nella scuola, nell’università, nella formazione aziendale e nelle nostre vite. Proprio io, vedendo una bimba di 6 anni fare clic con acquisita maestria sulle finestre con i volti dei suoi compagni di classe in una piattaforma di videoconferenza, ho provato al tempo stesso commozione, meraviglia e paura. Parlare oggi di e-Learning vuol dire infatti fare i conti con esperienze almeno in parte di timore, fretta e compensazione di una qualche mancanza di fisicità.

Ma l’e-Learning non è solo questo. Se, da una parte, questo libro si propone di aiutare i lettori a padroneggiare la terminologia specialistica che tale ambito ha via via costruito per definire e raccontare le proprie pratiche, dall’altra non si ferma alla riduttiva etimologia di “apprendimento elettronico”. E-Learning è infatti molto di più e non serve soltanto a colmare una distanza fisica. Da oltre vent’anni l’e-Learning è una forma d’innovazione della didattica e della formazione, è apertura verso il nuovo, scardinamento dell’ordine precostituito, stimolo al miglioramento e all’integrazione fra tecnologia e apprendimento”.

L’e-Learning è strettamente connesso alle persone

Soprattutto, e questo è un tema ricorrente nel manuale, l’e-Learning non è solo tecnologia. Non parte da essa e non si ferma lì. Deve originarsi sempre dalle persone che progettano un percorso didattico e da quelle che ne fanno parte. Così, gli step per costruire un corso online si intrecceranno sì con tecnicismi e nomi di software, app e piattaforme in continuo divenire, ma avranno sempre e comunque al centro le persone: chi apprende e chi insegna. Poi anche chi assiste, chi progetta, chi aiuta, chi gestisce”.

A chi è destinato il libro?

Questo libro è per tutti. Di sicuro, questo manuale è per chi si approccia all’e-Learning per necessità, curiosità o passione. Mentre scrivevo queste pagine, pensavo ad alcune figure particolari, ognuna delle quali potrebbe fare un uso di questo testo secondo le proprie specifiche esigenze. Queste figure fanno parte del mondo della scuola, da un lato, e di quello aziendale, dall’altro, dove ora l’e-Learning rappresenta anche un’opportunità professionale per i tanti che oggi sono in cerca di occupazione“.

Qual è il requisito fondamentale che deve avere chi progetta un corso online?

Il requisito è l’empatia, ossia la capacità di mettersi nei panni di chi fruirà del servizio, chi insegnerà, chi seguirà il corso. La prospettiva di uno “sguardo da fuori”, che forse nella fretta dei“giorni del Covid” è andata smarrita, ma che ora è il momento di recuperare in un’ottica costruttiva e innovativa”.

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