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Borsa Parizzi: un’opportunità per i giovani e un segnale di fiducia per Università e Imprese

“L’intento di mio padre è sempre stato quello di dare opportunità a giovani che non avevano grandi possibilità per fare ricerca ad alto livello” Cinzia Parizzi parla del commendator Eugenio Parizzi a cui è stata intitolata una Borsa di studio che dal 2011, tramite l‘Associazione Eugenio e Germania Parizzi e la Fondazione Politecnico di Milano, supporta gli studenti e i neolaureati del Politecnico di Milano.

La donazione stanziata quest’anno è di circa 170mila euro, che aggiunta ai fondi precedenti, raggiunge la cifra importante di 700mila euro, destinata agli studenti del Dipartimento di Meccanica e del Deib (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) tramite borse di studio e assegni di ricerca nel settore dell’ingegneria dell’automazione e dei trasporti, in particolare su rotaia.

L’Associazione nasce in memoria di Eugenio Parizzi, autore di innumerevoli invenzioni che vanno dall’ ETR 460, il pendolino varato nel 1994 in collaborazione con la Fiat, alla realizzazione dell’unità di trazione per la Linea 3 della Metropolitana Milanese. Nel 2009 il Politecnico di Milano scelse lui per conferire la prima Laurea ad honorem in Automazione. “Ricordo la sala gremita di studenti, ma anche di suoi lavoratori. – precisa Ferruccio Resta Rettore del Politecnico di Milano -. “Lui si sentiva giovane. Ha puntato sull’innovazione, sul fare impresa. Oggi stiamo uscendo da un momento in cui il trasporto è al centro della politica. Questa borsa di studio è un investimento sui giovani e sulla mobilità.”

“Con questo stanziamento abbiamo dato un segnale di fiducia nella capacità dell’Università e delle Imprese di aiutare le nuove generazioni – sottolinea Andrea Sianesi Presidente della Fondazione Politecnico di Milano e di PoliHub. La Borsa Parizzi è importante perché crea le condizioni affinché tutti i soggetti legati all’ecosistema Politecnico forniscano opportunità di Alta Formazione per studenti meritevoli”.

Nella foto Cinzia Parizzi con alcuni studenti e dottorandi che hanno beneficiato della Borsa di Studio.