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Con Fondazione ICO Falck per due sfide: tecnologie sostenibili e disturbi del linguaggio

Circolarità e sostenibilità di nuove tecnologie e strumenti avanzati per il trattamento dei disturbi del linguaggio. Sono i temi chiave dei due progetti ReCREATE e Innovative Interactive Interfaces supportati da Fondazione ICO Falck, nuovo Partecipante Istituzionale di Fondazione Politecnico di Milano.

Fondazione ICO Falck è impegnata in ambito ambientale e socio-sanitario, con attenzione ai giovani, pilastro del futuro, attraverso iniziative di accoglienza, prevenzione, recupero sociale ed educazione, ma anche tese a migliorare il mondo che si troveranno a vivere.

Il progetto ReCREATE punta sulla circolarità e la sostenibilità di nuove tecnologie per la produzione di magneti permanenti (MP) a base di terre rare (magneti NdFeB) da materie prime secondarie. Le terre rare, un gruppo di 17 elementi chimici, sono forse poco conosciute dal grande pubblico, ma fondamentali per l’economia del futuro. Vengono infatti utilizzate come magneti permanenti nel settore dell’automotive, per le turbine eoliche e per la costruzione di motori elettrici. Ma anche nel campo dell’aerospazio, della difesa, delle energie rinnovabili. L’obiettivo del progetto, guidato dal Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica Giulio Natta del Politecnico di Milano, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Genova e il Consiglio Nazionale delle Ricerche  (Istituto di Scienze e Tecnologie Chimiche di  Milano e Istituto di Struttura della Materia di Roma), è il recupero e il riciclo di questi elementi derivanti da diversi campi di utilizzo (motori, apparecchiature elettroniche di scarto, veicoli elettrici, e la produzione di nuovi magneti).

Fornire strumenti tecnologici avanzati e personalizzabili per il trattamento dei disturbi evolutivi del linguaggio (DLD) è invece lo scopo di Innovative Interactive Interfaces che mira a sviluppare un insieme di nuove applicazioni interattive che supportino lo screening precoce del DLD per i bambini di età compresa tra 3 e 10 anni, tra cui bambini bilingue stranieri di prima e seconda generazione.

Il progetto di ricerca sarà svolto presso l’I3Lab, Innovative, Interactive Interfaces Laboratory, un laboratorio di ricerca del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano specializzato in tecnologie interattive innovative per persone (soprattutto bambini) con disabilità nella sfera cognitiva ed emotiva.