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Fosti: osservazione e apertura per costruire nuovi percorsi per ripartire

#RipartireInsieme ospita Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo.

Come ha affrontato Fondazione Cariplo l’attuale emergenza Covid19 nei confronti delle aziende?

Osservazione e apertura sono le parole chiave che ci stanno guidando in questo periodo. Osservazione dei bisogni, per rispondere in modo differenziato e tempestivo a seconda dei contesti. Apertura e disponibilità a stare di fronte a una realtà incerta, in cui è necessario imparare a costruire nuovi percorsi. In quest’ottica abbiamo rivisto la programmazione di tutte le risorse ancora libere, pari a 60 milioni di euro, con due priorità:

  1. Terzo settore e povertà nell’immediato: da subito un sostegno agli Enti del Terzo Settore, che svolgono servizi fondamentali nei nostri territori e che oggi sono a rischio, e azioni di contrasto alla povertà infantile, in particolare in ambito alimentare e digitale.
  2. Un percorso aperto per la riprogrammazione delle attività su 4 obiettivi strategici sui quali lavoreremo nei prossimi mesi per sviluppare nuovi modelli di coesione e di crescita sociale attraverso la Cultura, l’Ambiente, i modelli di Welfare e la Ricerca.

Pensa che l’alleanza con il mondo universitario possa giocare un ruolo decisivo nel prossimo futuro?

Certamente. Oggi stiamo riscoprendo il valore della conoscenza e le Università sono tra i luoghi principali in cui viene prodotta e condivisa. Quando parliamo di conoscenza però non penso solo all’insieme dei saperi, ma anche alla capacità di apprendimento: in questo le Università hanno un ruolo fondamentale, nell’aiutare i giovani a sviluppare coordinate di interpretazione di realtà complesse e nel sostenere traiettorie condivise verso il futuro.

Per la Fondazione Cariplo la collaborazione con l’Università è centrale: siamo partiti da progetti di partnership legati alla ricerca scientifica (sul sequenziamento del virus) e amplieremo anche ad altri campi.

Una cosa che l’ha colpita di questo periodo

Prima di tutto il dolore e la sofferenza che hanno colpito in modo così pesante tante persone, in secondo luogo la necessità di guardare avanti, sapendo rinunciare ad alcune sicurezze, ma confidando sulla nostra capacità di sperimentare e di imparare.

La prossima settimana parleremo con Roberta Cocco Assessore alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici del Comune di Milano