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“Il futuro sono le radici”, al via il primo evento per i vent’anni della Fondazione

     

Si è parlato di STEAM al primo evento organizzato per i venti anni della Fondazione Politecnico di Milano – Le radici del futuro – e di come le discipline legate alla scienza, tecnologia, ingegneria e matematica siano fondamentali per i professionisti di domani. Il lavoro però è anche passione e allora il messaggio che si è voluto dare è di non smettere mai di essere curiosi, di apprendere per conoscere. Ad ascoltare la conferenza moderata da Eugenio Gatti, Direttore Generale della Fondazione, una platea composta da cinque classi dell’Istituto tecnico industriale e liceo scientifico delle scienze applicate Giacomo Feltrinelli di Milano.

 

Sul palco del MADE, il Competence Center nato per guidare la digitalizzazione delle imprese, è salita Mara Tanelli – Delegato del Rettore – Diversità e Inclusione del Politecnico di Milano, che ha parlato dell’Ateneo come di un luogo dove oltre a studiare si progetta e si vive tutti insieme per scoprire i propri talenti. La laurea in ingegneria rimane sempre molto richiesta ma risulta addirittura insufficiente. Su 4800 laureati infatti, ci sono 15.100 richieste dal mercato. In pole position ci sono gli ingegneri informatici, gestionali e meccanici.

   

La parola è passata poi ad Andrea Sianesi, Presidente della Fondazione Politecnico di Milano nata proprio venti anni fa per sostenere le attività dell’Ateneo. Oggi la sua missione si è rafforzata e tra gli obiettivi della Fondazione c’è anche la volontà di esportare le eccellenze del Politecnico e di alimentare l’Ateneo di opportunità. Diffondere le discipline STEAM è proprio uno degli obiettivi della Fondazione che lo fa, tra gli altri, grazie a TechCamp, la summer school del Politecnico di Milano, che ha lo scopo di avvicinare gli studenti delle superiori a queste materie. E tra coloro che hanno contribuito a far nascere la Fondazione Politecnico di Milano c’era proprio Adriano De Maio ex Rettore che ha voluto sottolineare come le grandi innovazioni vengano dalla capacità di essere visionari. “Invito a studiare tutti coloro che si sentono in animo di fare attività di ricerca e innovazione – ha precisato. La formazione è fondamentale per la crescita di un paese. Ce ne stiamo dimenticando. L’importante è la connessione. Il futuro sono le radici. Un albero cresce se ha le radici. Il Politecnico è una splendida radice”.

E’ stata poi la volta di Gaela Bernini segretario generale della Fondazione Bracco che ha sottolineato i dati del  Gender Gap Index, che misura in 146 Paesi il divario di genere in termini di partecipazione economica e politica, salute e livello di istruzione. Nella classifica del 2022 l’Italia si colloca al 63esimo posto dopo Uganda (61esima) e Zambia (62esima). Ai primi posti compaiono Islanda, Finlandia e Norvegia. “L’inclusione è fondamentale e quindi occorre accrescere la partecipazione femminile nelle tematiche STEAM – afferma Gaela Bernini -. L’importante è che i talenti vengano ascoltati. Una società non può permettersi di perdere dei talenti”. Numerose ricerche dimostrano infatti che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte, per questo Fondazione Bracco ha lanciato www.100esperte.it, una banca dati online, inaugurata nel 2016 che oggi conta 361 nomi, donne esperte in vari campi che possono portare il loro contributo in termini di conoscenza. Carlo Mango, Direttore dell’Area Scientifica e Tecnologica di Fondazione Cariplo ha ricordato il progetto SI Scuola Impresa Famiglia che ha ottenuto risultati concreti fornendo attrezzature per rendere più moderni e competitivi i laboratori degli istituti tecnici, dando a decine di ragazzi la possibilità di lavorare concretamente con strumenti tecnologici che poi troveranno anche nelle aziende.Infine è salito sul palco Marco Mazzagli Video Game Evangelist  Tiny Bull Studios che si è rivolto ai ragazzi dicendo loro che ogni materia rappresenta un’opportunità per scoprire il mondo e quindi anche le discipline umanistiche sono importanti, perché la parte scientifica si sposa con l’arte quando dobbiamo comunicare qualcosa. L’augurio è arrivare a fare il lavoro della vita che significa non sentire il peso di svolgere una professione, perché alla fine ciò che si sta facendo dà un senso alla vita stessa.

Ha chiuso la mattinata la tavola rotonda moderata da Maria Cristina Treu, ex prorettore del Politecnico e alla quale hanno partecipato Sergio Bittanti e Emilio Bartezzaghi Professori emeriti del Politecnico di Milano, Cinzia Parizzi, Presidente dell’Associazione Eugenio e Germana Parizzi e altri  esponenti tra cui Diego Andreis Managing Director di Fluid O Tech che ha ricordato come più del 40 per cento delle competenze non viene trovato dalle aziende e quindi è stata ribadita l’importanza dei laboratori e la loro valenza nel formare i ragazzi. E a proposito di ragazzi, alla tavola rotonda ha preso parte anche Gabriele Comi, Rappresentante degli studenti dell’Istituto Giacomo Feltrinelli di Milano, che ha parlato dei suoi compagni sottolineando come sia importante avere una passione, ma anche la volontà di inseguirla. Non tutti – ha precisato – sanno cosa vogliono o hanno già le idee chiare. Una cosa è certa: il punto siamo noi, è da noi che dobbiamo partire”.

 

La mattinata è proseguita con la visita alla Galleria del Vento, uno dei maggiori laboratori del Politecnico di Milano, record in Europa tra i laboratori a strato limite. Qui si fanno prove su tutto ciò che può muoversi nell’aria, come veicoli da strada e da corsa, aerei e altre applicazioni ad altissime velocità.