TeleMonitoraggio, TeleRiabilitazione e TeleSupporto: da questa triplice esigenza è nato il progetto T-Cube che ha permesso lo sviluppo di un ecosistema multidisciplinare e di continuità diagnostico-terapeutica a supporto di individui anziani fragili affetti da patologie cardiologiche, neurologiche e polmonari, positivi o meno al COVID-19, in grado di garantire sicurezza sia per l’utenza sia per gli operatori in regime di distanziamento sociale, con un maggior supporto e ingaggio del paziente nel processo di cura.

Nella situazione di emergenza COVID-19, l’attenzione sulla popolazione cronica e fragile risulta particolarmente alta per due motivi principali, l’alto rischio di sviluppare forme particolarmente aggressive di malattia con andamento critico fino all’exitus in seguito a infezione da SARS-Cov-2 e l’interruzione improvvisa nell’erogazione dei percorsi di cura usuali.

Nell’ambito della «Misura a sostegno dello sviluppo di collaborazioni per l’identificazione di terapie e sistemi di diagnostica, protezione e analisi per contrastare l’emergenza Coronavirus e altre emergenze virali del futuro (Azione I.1.b.1.3 dell’Asse 1 del POR FESR 2014-2020)», il progetto T-Cube ha come obiettivo l’adattamento e la validazione di un sistema di Telemedicina a tre moduli (TeleMonitoraggio – TM, TeleRiabilitazione – TR e TeleSupporto – TS) in grado di garantire care integrato per la gestione della fragilità in ottica multidisciplinare, continuità diagnostico-terapeutica, sicurezza sia per l’utenza sia per gli operatori in regime di distanziamento sociale e maggior supporto e ingaggio del paziente nel processo di cura.