fbpx

L’ospedale del futuro? Lo progettano insieme Università e Aziende

In Italia il 50% delle infrastrutture ospedaliere non è adeguato ad accogliere i nuovi modelli organizzativi e sanitari resi necessari dalle nuove istanze sociali, economiche e ambientali. Inoltre, le linee guida esistenti e i requisiti di accreditamento strutturale per la progettazione ospedaliera risultano incompleti, datati ed eccessivamente prescrittivi. Di conseguenza, diventa fondamentale affrontare l’obsolescenza dell’infrastruttura sanitaria, in termini sia concettuali sia fisici, con interventi di rigenerazione finalizzati a dar vita all’ospedale del futuro.

Con questo obiettivo è nata, nel 2022, la partnership di ricerca multiattore Joint Research
Partnership Healthcare Infrastructures (JRP HI). Il progetto del Politecnico di Milano – Dipartimento ABC (Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito) e di Fondazione Politecnico di Milano si rivolge alle imprese e alle istituzioni per sviluppare e sperimentare strategie evolutive di innovazione progettuale, tecnologica, organizzativa, costruttiva e gestionale, verso un modello sempre più orientato alle esigenze di pazienti, caregivers e del personale sanitario.

Oggi è infatti è sempre più necessario misurare la qualità di un ospedale e identificare adeguati requisiti
e indicatori di monitoraggio per ciascun ambito tematico in grado di traghettare gli ospedali
contemporanei verso dei veri modelli di nuova generazione (Next Generation Hospital®) funzionali,
sostenibili, digitali, sicuri, inclusivi e in rete con il territorio per intercettare efficacemente le esigenze
della sanità del futuro. Naturale conseguenza di tale concezione è la definizione di nuovi modelli e framework metaprogettuali per aiutare i decisori e i policy-makers, le stazioni appaltanti e i progettisti a
individuare i corretti dimensionamenti, le relazioni funzionali e spaziali e i requisiti prestazionali che
un ospedale che guarda al futuro deve possedere. Le infrastrutture ospedaliere sono un asset
strategico per la loro rilevanza sociale, ambientale ed economica, ma ad oggi mancano linee guida
aggiornate, strategie condivise e indicatori misurabili per la loro efficace progettazione, realizzazione
e gestione. Con questo obiettivo ideatori e partner del progetto si sono riuniti l’8 febbraio nell’Aula
Magna del Politecnico di Milano per fare il punto sull’attività di ricerca realizzata nei primi due anni
dalla creazione della JRP e sui prossimi traguardi, anche alla luce delle sfidanti previsioni
demografiche.

Innanzitutto, tra i requisiti metaprogettuali dell’ospedale del futuro vi è il Modello Funzionale,
ovvero la classificazione dell’infrastruttura ospedaliera in 15 Macroaree Funzionali (es. macroarea
Diagnostica, Diurna, Chirurgica, Emergenza, Servizi Generali, etc.) e relative 55 Aree Funzionali (es.
Area Diagnostica per immagini, Area Pronto Soccorso, Area Blocco Operatorio, etc.) aventi tra loro
alta, media o bassa relazione spaziale. Sono state inoltre classificate anche quelle funzioni innovative
che si osservano in trend evolutivi come ad esempio le aree Discharge Room, Terapia Semi-intensiva
o Clinical Trial Unit. Il modello suggerisce la prossimità corretta tra aree diverse con la loro
collocazione preferibile nel progetto (es. stesso livello, separazione, piano pubblico, piano interrato,
etc.) e propone la loro aggregazione in tre diverse scale di Ospedale: Small, Medium e Large.
A tali indicazioni si affianca il Modello Prestazionale, la raccolta dei 95 Requisiti da rispettare per
garantire all’infrastruttura ospedaliera specifiche prestazioni e traguardare in termini concreti un
modello futuribile di ospedale secondo 7 Ambiti di valutazione: Localizzazione, Progetto Funzionale,
Flessibilità, Sostenibilità, Gestione del Rischio, Innovazione Digitale e Centralità degli Utenti. La
finalità del modello, sviluppato a partire dalle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità sintetizzate nel 2022 dal Politecnico di Milano nel Technical Brief “Hospitals of the Future”, è
supportare le istituzioni, gli attori industriali e l’intera filiera delle infrastrutture sanitarie verso
standard contemporanei e di qualità, dalle fasi iniziali di progettazione e garantire efficienza durante
l’intera vita utile dell’infrastruttura.
Infine, la Norma Terminologica UNI indica la struttura generale e la nomenclatura specialistica di 410
termini condivisa tra i diversi attori dell’ecosistema salute. La sua funzione è costituire uno standard
e lessico comune a tutti gli operatori del settore a cui la documentazione ufficiale (bandi di gara,
manifestazioni di interesse, proposte, ecc.) dovrà riferirsi.

I luoghi della cura sono oggi contaminati dalle grandi rivoluzioni demografiche, tecnologiche,
ambientali ed epidemiologiche, ma allo stesso tempo possono interpretare in chiave fisico spaziale
l’approccio “One Health” e contribuire alla salute globale attraverso la creazione di luoghi per la cura
più sani, efficienti e confortevoli per tutti gli utenti – precisa Stefano Capolongo, docente di Hospital
Design del Politecnico di Milano e responsabile scientifico dell ’iniziativa -. L’Ospedale oggi deve
sempre più integrarsi con l’attuale contesto socioculturale, diventando un polo urbano capace di
promuovere salute e innovazione. L’organismo ospedaliero è infatti una “città nella città” dove
molteplici funzioni trovano spazio e relazioni in un’unica infrastruttura complessa”. Se prima si
progettava l’ospedale “per posti letto” o eventualmente “per volumi di attività” oggi la sfida è
sviluppare il progetto delle infrastrutture per la salute sulla base dei processi sanitari ed organizzativi
previsti per il prossimo futuro. Attraverso la piattaforma di ricerca JRP contribuiremo a ripensare in
questi termini i Requisiti per l’accreditamento delle architetture ospedaliere superando gli attuali
standard prescrittivi attraverso l’introduzione di indicatori prestazionali per Ospedali di nuova
generazione”.

Il progetto Next Generation Hospital inizia ora a rappresentare un punto di riferimento per il settore
sanitario – afferma Ferruccio Resta Presidente di Fondazione Politecnico di Milano -. Non si tratta
solamente di innovazione tecnologica, ma di una collaborazione multi-attoriale che coinvolgeimprese, pubbliche amministrazioni e mondo accademico al fine di realizzare una piattaforma che si
candida a essere un interlocutore per le politiche sanitarie locali e nazionali. Un confronto che grazie
ai diversi angoli di visione ci permette di affrontare le sfide del futuro con una visione olistica e
innovativa ma capace di fornire risposte concrete e attuabili. Durante questo primo triennio di ricerca
(2022-2024), abbiamo avviato diverse ricerche volte a razionalizzare lo stato dell’arte e a definire i
requisiti chiave, in funzione di due obiettivi principali: da un lato, delineare una visione aggiornata
dell’ospedale di nuova generazione basata su evidenze pratiche e risultati internazionali, e dall’altro,
prestare attenzione alla misurazione degli aspetti legati allo spazio fisico, considerando il legame
intrinseco tra ambiente costruito e salute”.

L’obiettivo del primo triennio di ricerca (2022-2024), principalmente orientato alla razionalizzazione
dello stato dell’arte e del quadro dei requisiti, è duplice. Da un lato proporre una nuova visione
dell’ospedale di nuova generazione, sistematizzando le evidenze più importanti e i risultati basatisulla
pratica anche a livello internazionale. Dall’altro lato concentrare l attenzione sull importanza di
misurare tutti gli aspetti dello spazio fisico e il rapporto stretto che esiste tra l ambiente costruito e la
salute, con particolare riferimento all impatto che un progetto di qualità può avere sui risultati
organizzativi della struttura sanitaria.