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Impianto per controllo bagagli a raggi X multivista

novembre 2021

- novembre 2022

Il progetto

Gilardoni S.p.A, con sede in Mandello sul Lario (LC) è stata fondata nel 1947 e la sua principale missione è la ricerca nel campo dei raggi X, mirando alla progettazione, costruzione, validazione e commercializzazione di sistemi di controllo. Tra i prodotti di punta vi sono impianti a raggi X multivista per controllo bagagli.

Il contesto in cui opera Gilardoni è alquanto singolare: è pressoché l’unico costruttore italiano, se non Europeo di impianti a raggi X per il trasporto aereo; il mercato è controllato da grandi attori, principalmente statunitensi e cinesi, capaci di essere molto competitivi sul prezzo; a causa della pandemia COVID19, gli investimenti del settore del trasporto aereo hanno subito un crollo.

Da tale contesto la necessità per Gilardoni di una completa riprogettazione della famiglia di impianti con l’obiettivo di caratterizzarli con nuove ed avanzate soluzioni tecnologiche in termini di prestazione, funzionalità, manutenibilità e producibilità.

 

FINANZIATORI

Il presente progetto è a valere sul bando “Tech Fast Lombardia”, edizione 2020, ID domanda 3156644, CUP E57H2200105000, azienda beneficiaria Gilardoni Spa ed è stato realizzato con il concorso di risorse dell’Unione Europea, dello Stato italiano e di Regione Lombardia, in applicazione del Regolamento (UE) n. 1303/2013 – allegato XXII e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 821/2014 – articoli 4 e 5.

 

 

Il ruolo della Fondazione

Fondazione Politecnico di Milano è Partner dell'iniziativa

Dettagli tecnici

Il progetto di sviluppo sperimentale è finalizzato alla realizzazione di un prototipo di un nuovo sistema a raggi X che costituirà il primo modello di una nuova piattaforma di impianti Gilardoni per l’effettuazione di controlli di sicurezza in diversi ambiti applicativi, in primis presso gli aeroporti.

L’impianto sarà caratterizzato da:

  •  nuove e più efficaci tecnologie di riconoscimento della forma di oggetti;
  •  soluzioni per consentire il monitoraggio del sistema da remoto;
  •  sistema di acquisizione dati di funzionamento dell’impianto che consentirà lo sviluppo di software di manutenzione preventiva e predittiva attraverso l’utilizzo di reti neurali;
  • struttura meccanica di nuova concezione, con diminuzione dei particolari e riduzione del peso complessivo;
  • riduzione della quantità di piombo utilizzato per la schermatura delle radiazioni diffuse.

Risultati ottenuti

Le attività realizzate sono state eseguite con successo arrivando alla definizione e realizzazione di un dimostratore pienamente funzionante, declinato in tempi rapidi in un prototipo, indicato come ARGO 640 DV, di cui è prossimo il lancio sul mercato.  

Con il supporto di Fondazione, i risultati di progetto sono stati disseminati tramite la pubblicazione di un contributo con licenza open sull’archivio Zenodo e disponibile anche cliccando qui.